Io non so proprio 2
Problemi del poetare – Parte Seconda
di Mauro Antonio Miglieruolo2
OH POVERO POETA IN CERCA DI PAROLE!
QUANDO AMMETTERAI QUANDO
LA TREMENDA INADEGUATEZZA
IL NESSUN BISOGNO
LA PAURA E L’IRRISOLUZIONE?
E LA POVERTA’ DEI GIORNI
LA PENA CHE TI VIENE INCONTRO
EFFIMERE GIOIE
ASSURDITA’ INCONCLUSE
E NONCURANZE ESTREME?
E DOPO ANCORA I SOGNI
SEMPRE CHE SI DESTINO
SOTTO LA LAPIDE
DEL GRIGIO PENTIMENTO
NÉ VORRÒ SAPERE DELL’ESSENZA DEL MIO DIRE,
COSA NASCONDA
COSA MANIFESTI
O AVRO’ RIGUARDI PER LA FORMA
(CHE SIA BELLA AL COSPETTO
DEL BELLO CHE SI DICE)
BASTERÀ CHE PARLI
DAR LUOGO A SUONI
AL COSTANTE LAMENTO CHE ININTERROTTAMENTE SORGE
AVVERRÀ COSÌ QUEL CHE SEMPRE AVVIENE
QUANDO SINCERITÀ È AMMESSA
I VERSI MIEI TROVATI
NONOSTANTE ME STESSO
E LE MIE IMPOTENZE
NON PIÙ DESOLATA AMARA SOLITUDINE
NON SON POETA QUESTO E’ EVIDENTE
O LO SONO COME LO E’ OGNUNO
SEMPLICEMENTE,
NELLA SAPIENZA QUIETA
CHE PRODUCE LA VITA NEL VIVENTE
(a domani per le terza e ultima parte)
miglieruolo 
aspettiamo con …ansia…
😉
Anche io il parere dei lettori per questo mio unico improvvisato tentativo di poetare.
dimenticavo: mi piace il nick che ti scelta. Musicale e evocativo. Come spesso sono le donne. Musicali e evocative. Quando non sono inasprite dalla dabbenaggine degli uomini.
essere poeti
“COME LO E’ OGNUNO
SEMPLICEMENTE,
NELLA SAPIENZA QUIETA
CHE PRODUCE LA VITA NEL VIVENTE”
mi pace moltissimo questo concetto
che trovo espresso con una profondità di analisi davvero d’impatto.
finora, nel complesso, mi sembra una prova riuscita.
si scrive poesia quando si è finalmente consapevoli che essa poesia ha in sé l’inizio e mai la fine
c’è sempre qualcosa da dire ancora, qualcosa da urlare, a volte, qualcosa da condividere…
grazie Cristina, anche dei suggerimenti forniti in altra sede