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24 aprile 2012 / miglieruolo

Il volto del male ricreato al computer

Riporto senza commenti un articolo che mi ha lasciato stupefatto.
Ancora? viene da chiedersi. Ancora qui a bruciare streghe? Sì, purtroppo. Non credo abbiamo mai smesso di farlo. Ci siamo solo vergognati di averlo fatto. Ma l’infamia continua.
Mauro Antonio Miglieruolo


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Il volto del male ricreato al computer: ecco foto e video
http://www.qnm.it/attualita/il-volto-del-male-ricreato-al-computer-ecco-foto-e-video-post-61765.html
nel sito anche un filmato
Il Male, quello con la “m” maiuscola esiste ed è intorno a noi. Lo vediamo magari al mattino quando entriamo in metropolitana per recarci al lavoro, o mentre facciamo la spesa, o ancora mentre siamo impegnati sul tapis roulant in palestra. Il volto del male è quello che vedete nella foto in testa all’articolo, che ovviamente non rappresenta una persona reale.
O meglio, potrebbe anche essere una persona reale (ma anche due, dieci, mille), perché la fotografia sintetizza i tratti della cattiveria pura e senza freno. A vederla così non sembrerebbe proprio, eppure secondo Nicholas Holtzman, studioso che ha realizzato la ricerca, dietro un viso angelico e apparentemente innocuo si nasconderebbe il vero male assoluto.
Lo scatto è il risultato del progetto Faceaurus, una raccolta di volti che presentano gli stessi caratteri della personalità. Sono state elaborate oltre 300 fotografie per ottenere il risultato definitivo, che è una somma di tratti somatici che definiscono lo psicopatico per eccellenza con le caratteristiche del prototipo del male.
Il gruppo di ricerca dell’Università di Washington St Louis ha lavorato sulle facce di persone che in comune hanno i cinque tratti della teoria dei Big Five, adoperata per la valutazione della personalità nei contesti organizzativi. I cinque tratti sono l’estroversione, la amicalità, la coscienziosità, la stabilità emotica e l’apertura mentale.
Dietro il volto normalissimo mostrato nella fotografia ci sarebbe una personalità insensibile e senza scrupoli, mossa dal desiderio di comandare e pronta a sfruttare le menzogne e la manipolazione senza remora. Il video che accompagna il progetto mostra una sequenza che va dai volti realizzati interpolando visi con il grado più alto di psicopatia a volti realizzati con i lineamenti di persone cosiddette socio-normali.
Il punto della sequenza con la P indica il livello massimo di cattiveria mentre il versante opposto mostra il livello minimo di psicopatia. La visione del video provoca un effetto ipnotico, e alla fine vi sembrerà di aver memorizzato il volto del male. Il che è un’ottima cosa, perché doveste incrociarlo per strada sapreste che la fuga è l’unica soluzione. Sarà un caso comunque che si tratta di una donna?

3 commenti

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  1. Juan Galvez / Apr 24 2012 06:53

    A me sembra un volto senza sesso più che un volto femminile. Spira un che di indeterminato e indeterminabile da quelle fattezze. Il che è anche perfettamente logico sulla base di come è detto nell’articolo che l’immagine è stata ottenuta. Un’astrazione teorica e statistica che alla fine non può dir nulla se non che – come effettivamente è – tra di noi, come dentro di noi, albergano pulsioni dirette contro gli altri, come contro noi stessi.

  2. guido mura / Apr 25 2012 17:50

    Quindi in futuro i cattivi per non farsi riconoscere dovranno ricorrere alla chirurgia estetica per diventare brutti.

  3. cristina bove / Apr 26 2012 06:46

    è la normalità del male che fa paura.

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