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16 aprile 2015 / miglieruolo

Möbius di cristina bove

I sentieri molteplici ad anelli
pluridimensionali,
disegnava formiche rigirate
les poissons, les nuages et l’escalier
mon bon Escher…
Domani? sarà lo stesso nastro e il suo rovescio
a recargli l’amore di cerbiatta
o un gioco d’anche.
E niente di esclusivo.

Avanzo, allora
le dita accoccolate nelle tasche.
Punto e a capo.
Colori di capelli seni e fianchi
eludo ancora
e chiedo al cielo un soprannome
per non essere penna che mi scrive.
Un nome da tenere nel segreto
con la fame di rose,
e con la sete
d’uno spicchio di cielo
metabolizzo il solco degli addii.

Come un piccolo geco in cerca d’aria
in bilico sul filo, lei vuole solo guadagnare l’ombra
per non morire di quell’ampio amare

05/10/2008 (blog-splinder)

7 commenti

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  1. lementelettriche / Apr 16 2015 00:33

    I gechi mi piacciono, sono simpatici.
    Questo mi piace anche di più.

  2. lallaerre / Apr 16 2015 01:50

    “e chiedo al cielo un soprannome / per non essere penna che mi scrive”… non tutti lo sanno e non tutti lo vogliono, ma questo è il compito

    • cristina bove / Apr 26 2015 21:27

      grazie, Lu, che sia il compito di ogni essere umano trovare il proprio nome nelle stelle?…
      la ricerca estenua, ma è ineludibile.

  3. fattorina1 / Apr 16 2015 16:19

    Quell’ampio amare con un nome da tenere nel segreto con il pane e le rose. Perfetta!

    • cristina bove / Apr 26 2015 21:28

      giusto, Narda, con il pane e le rose, l’amore che tutto comprende…

  4. cristina bove / Apr 26 2015 21:29

    grazie, Mauro, spero tu stia bene.
    un caro saluto
    cri

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