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6 dicembre 2015 / miglieruolo

Kalinde

“Ho 23 anni e mio marito ne ha 30. Mi sono sposata quando ne avevo 15. Ho due bambini, uno di nove anni e uno di 18 mesi. Io non volevo sposarmi ma ho dovuto accettare perché a casa mia siamo poveri.

Abbiamo avuto una cerimonia in cui erano presenti i genitori di entrambi, che hanno parlato e hanno deciso che potevamo sposarci. Durante la cerimonia mi è stato detto di rispettare mio marito e di non negargli mai il sesso. Mi è anche stato detto che se avessi avuto problemi dovevo sopportarli, perché è così che vanno i matrimoni. Ho trovato la vita molto difficile, dopo le nozze. Ero una ragazza giovane e non sapevo niente del matrimonio.

A un certo punto, la mia pancia ha cominciato a crescere e avevo sempre un forte mal di testa. Ero spaventatissima, non sapevo cosa stava succedendo. Così sono andata all’ospedale e là l’infermiera mi ha detto che ero incinta di cinque mesi.

Mio marito è un muratore e io non ho un lavoro. Non sono felice con lui, perché se ne va per lunghi periodi senza lasciare cibo in casa, mi picchia e ha molte altre donne. Vorrei andarmene ma sto aspettando il momento giusto. Se lui non cambia, lo lascio. Quando mio marito torna dopo essere stato con altre donne e vuole sesso, io mi limito ad accettare perché è mio marito. Non usiamo preservativi: mi ha già infettata con l’Hiv.

Il matrimonio non è una buona cosa per le ragazze. Non c’è alcuna gioia in esso. Voglio che le cose cambino per le ragazze e questo è il motivo per cui voglio che esse ascoltino la mia storia, soprattutto quelle che stanno pensando di sposarsi.” Kalinde, Malawi, 2014. (Trad. Maria G. Di Rienzo. Il nome della giovane donna è stato cambiato per la sua protezione.)

http://www.girlsnotbrides.org/

http://www.hrw.org/

senegal

“Quando ero molto piccola, ho detto a mio padre che volevo andare a scuola.”

(Maoundé nel documentario ““Waylowaylo” – “Cambiamento” del 2013. Il film racconta, attraverso gli occhi di Maoundé e di suo padre, come un intero villaggio senegalese abbia deciso di investire nell’istruzione delle ragazze e di ritardare i loro matrimoni. In precedenza le ragazze non avevano accesso alla scuola e si aspettava compissero 13 anni per darle in mogli.)

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