All that jazz
Chiedo ai sassi che nome vogliono
Due Giugno, oggi, si festeggia la Repubblica, tale cosa appare infondata che già è a trabiccolo ad art. 1, che per compro bomba a super PIL di sforamento di tetto previsto, pure a 11 pare messa male. Ma fa caldo d’asfissio che provai ad uscire ma incorsi in vicissitudini che mi riportarono a fresche mura domestiche. Allora mi prendo tempo e vi rifaccio storia vecchia di musica, a tutto volume.
“Ho memoria vaga d’un prozio, non consanguineo, tale dunque per incroci matrimoniali ibridi. Ad ogni buon conto, faceva l’ufficiale medico nell’esercito regio, quando le bombe cascavano a grappoli. Una di quelle colpì in pieno il palazzo dove viveva e lo squarciò catapultandolo immobile e privo di sensi su un cornicione. Ci rimase appeso per chissà quanto tempo. Non si riprese più, se ne rimase muto e zitto, chiuso in un autismo definitivo da lì a che sarebbe campato. E gli…
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