due in un giorno non sono troppe
Pubblicato ilsabato, 17 settembre 2022dacristina bove

Nel fango del fossato
parlano il pantanese
e bevono pastrocchi al piano- dar
_dare le solfe, rime, pergamene
redatte nel giurassico_
se sapessero quanto c’è di zucca
nei crani ripassati dall’età
_corone e scettri ai cromosomi che
fan corpi sfatti e facce cavalline_
saprebbero ch’è meglio un rospo a tavola
d’un bacio stregonesco
che li rendesse pargoli attempati
re travicelli di giustiana fama .
Quelli che invece sguazzano pimpanti
in acquitrini rogge e altri canali
scriverebbero versi per i posteri
versi da bofonchiare, tutti uguali
banalità con enfasi rampante
rampolle di pocaggine
come diceva la poeta amica
_un po’ ne invidio acume e dipartita_
anzi diceva di poraccitudine
confermo ogni insostanza
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