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18 giugno 2015 / miglieruolo

HAI VISTO MAI?

dal blog di cristina bove

 

gatto in visita

 

 Hai visto mai?

Che se la presbiopia tende a velare

i dintorni dell’anima e degli occhi

e fa calare nebbie sui contorni

dei gelsomini in fiore e controvento

nell’anosmia d’un sole rarefatto

ne disperde il profumo inutilmente

 

sarà che scende rapida la sera

e taglia in tondo scena ed orizzonte

fra le trine increspate dei ricordi

e tu allontani il libro della vita

lo sposti sotto il lume ed al riparo

siedi col gatto in grembo a riposare

 

hai visto mai?

Che poi se da lontano

ti chiamassero i nomi dell’amore

ancora solo un filo del sentire

degli anni azzurri e nitidi al tuo sguardo

quando la primavera era negli occhi

ti accenderebbe per un giorno ancora

di rinverdito desiderio

e allora

senza nemmeno mettere gli occhiali

vedresti all’improvviso chiaro il mondo

da vicino e lontano

ti danzeresti dentro un paso doble

come una ballerina di flamenco.

*

pag 13 “Il respiro della luna” (Edizioni  Il Foglio – 2008)

***

Credetemi, non l’ho scelta. Si è imposta da sola. Ho aperto una pagina a caso del 2008 del blog di Cristina Bove ed ecco presentarsi la poesia che qui sopra ho riprodotto (e che l’autrice ha ripreso il 28 marzo del corrente anno).

Caso o attrazione fatale (c’è vera differenza?) la fortuna mi ha arriso. Ed ora arriderà i privilegiati che potranno leggerla. O rileggerla.
Mauro Antonio Miglieruolo

10 commenti

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  1. cristina bove / Giu 18 2015 08:19

    a te, e a chi forse leggerà, un caro saluto e il mio grazie

    • miglieruolo / Giu 18 2015 08:39

      Sottolineare la causalità di un incontro fortunato con una tua poesia mi sembra, a posteriori, un eccesso di ingenuità: è naturale che l’accostamento al corpo della tua poesia comporti incontrare buone o ottime poesie. Avrei dovuto piuttosto mettere in evidenza che quella che presento oggi, tra le più affascinanti, è fondata sul tema del “vedere” (vedere l’essenziale della vita). Sarebbe allora “naturale” che si sia voluta far vedere.

      • cristina bove / Giu 18 2015 10:56

        è una poesia di sguardi e visionarietà, vero.
        quando la scrissi avevo da poco pubblicato la mia prima raccolta, e colsi al volo l’invito del mio editore a pubblicare la seconda, quella di cui fa parte questa.
        e che si sia mostrata ha un senso anche per me: sto vedendo la realtà qual è
        e quel “rinverdire” ormai non ha più senso…

  2. fattorina1 / Giu 18 2015 14:14

    Quel rinverdire trapassato è un frammento della tua vita, non puoi negarlo, neppure gettarlo fra i rifiuti.
    La vita ha tante sfaccettature, tra le tante questa è la più ottimista e sorridente. E’ una bella poesia che le scansioni e il ritmo giusti, forse la più benevola verso te stessa. Conservala.
    Narda

    • cristina bove / Giu 18 2015 20:30

      grazie, Narda, poesia un po’ scapigliata, non so quanto rassicurante, se pure benevola… e farmaco speciale, per non arrendersi al tempo e ai suoi malanni.
      ciao

  3. miglieruolo / Giu 18 2015 15:50

    Grazie di questo commento, Narda Fattori. Mi aiuta a chiarire molto delle poesia e poetica di Cristina Bove. Io non sono critico, vado per intuizioni, metto in movimento, quando ci riesco, un poco di sensibilità, ma raramente arrivo alla certezza e chiarezza delle osservazioni che a volte capita di leggere,
    Grazie ancora…

  4. gelsobianco / Giu 20 2015 01:36

    “ti danzeresti dentro un paso doble
    come una ballerina di flamenco.”

    Accolgo questi tuoi versi in me questa sera, Cri.
    Mi sono necessari.

    Ti abbraccio
    gb

  5. gelsobianco / Giu 20 2015 01:40

    Grazie sempre, Mauro.
    Grazie ancora
    Un sorriso
    gb

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  1. da M.A.M. | cristina bove

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